Ascesso della ghiandola di Bartolini durante la gravidanza: Rapporto su 40 pazienti
Obiettivo(i): Studiare le caratteristiche cliniche e batteriche degli ascessi della ghiandola di Bartolini durante la gravidanza e gli esiti ostetrici e neonatali.
Progettazione dello studio: Studio di coorte retrospettivo di tutti i pazienti con trattamento chirurgico degli ascessi della ghiandola di Bartolini tra il 2004 e il 2015 nel nostro centro universitario. Sono state confrontate le caratteristiche cliniche e batteriche tra donne in gravidanza e non in gravidanza.
Risultati: Durante lo studio di periodo, sono stati inclusi 156 pazienti (40 in gravidanza e 116 non in gravidanza). L’incidenza di ascessi della ghiandola di Bartolini durante la gravidanza era dello 0,13%. Otto (20%) ascessi si sono verificati nel primo, 18 (45%) nel secondo, 11 (47,5%) nel terzo trimestre e 3 (7,5%) nel corso post-partum. Durante la gravidanza non si sono verificate gravi infezioni perineali e neonatali. Sono stati osservati un aborto tardivo e un parto pretermine. Abbiamo trovato più multiparità nel gruppo di donne in gravidanza che nelle donne non gravide (62,5% contro 45%, p<0,05). Una storia di ascessi della ghiandola di Bartolini era anche più frequente nelle donne in gravidanza (55% contro 30,1%, p<0,05). La terapia antibiotica di prima linea è stata più frequente nelle donne non gravide (20% contro 45%, p<0,05). Il tasso di cultura positiva non differiva tra i due gruppi (70% contro 55,2%). Tra le colture di pus negative, nessun paziente nel gruppo di donne in gravidanza aveva ricevuto una terapia antibiotica di prima linea, a differenza delle donne non gravide (0% versus 25%, p<0,05). E. coli è stato il patogeno più comune nei due gruppi (48,9% delle colture positive e 28.2% della popolazione complessiva). La distribuzione dei taxa batterici non era diversa tra i due gruppi.
Conclusione: le caratteristiche batteriche non differivano dalle donne non gravide. La gravidanza potrebbe aumentare il verificarsi di ascessi della ghiandola di Bartolini in pazienti con precedente trattamento chirurgico di ascessi. Quando viene applicata una gestione appropriata, i risultati materni e neonatali sono favorevoli e non ci si deve aspettare infezioni gravi.