Carlsen: nessuno può dire che Fischer sia stato più grande di Kasparov
(UnoScacchista)
Ovviamente ognuno può avere l’opinione che vuole sugli impossibili confronti storici tra scacchisti. Abbiamo visto come di recente Karpov abbia detto che lui e Kasparov capivano di scacchi più di Carslen. Kasparov non si è detto d’accordo, ma non si è avventurato in classifiche tra i migliori giocatori di sempre, come qualcuno in passato ha invece fatto.
Venerdì scorso su Chess24.com, durante il commento in diretta allo spareggio Ding Liren-Radjabov valido per la vittoria nella FIDE World Cup 2019, Carlsen ha risposto ad una domanda relativa a chi sia stato il più grande tra Fischer e Kasparov. Queste le sue parole: “Se la domanda è se penso che Kasparov o Fischer fosse maggiore, penso che nessun giocatore di scacchi o storico serio pensi che Fischer sia maggiore in un contesto storico di Kasparov.”, ovvero
Se la domanda è su chi penso sia stato il più grande tra Kasparov e Fischer, credo che nessuno, giocatore o studioso, pensi seriamente che Fischer sia stato più grande di Kasparov nel contesto storico
Parole che sicuramente si prestano a commenti e considerazioni opposte, ma Carlsen non si tira mai indietro quando si tratta di esprimere le proprie idee. D’altra parte, la “grandezza” di uno scacchista si può misurare in così tanti modi che ciascuno di noi e dei nostri lettori potrà dire la sua. Kasparov ha detto la sua su Fischer sia nel suo libro dedicato allo statunitense della serie “I miei grandi predecessori”, sia in un bell’articolo apparso il 10 Marzo 2011 su “The New York Review of Books” e intitolato “The Bobby Fischer Defense”; la sua traduzione in italiano è apparsa sul numero 7 (giugno 2011) della rivista “451 via della Letteratura della Scienza dell’Arte” e potete leggerla qui.
A voi la parola!
UnoScacchista
Nato a Roma nel 1960, sono stato scacchista attivo dal 1979 (ma forse scacchista “dentro” da almeno 10 anni prima). Sono Candidato Maestro a tavolino, con carriera interrotta da una felice paternità, e fondatore della rivista periodica “Zeitnot”. Da qualche anno il fuoco sotto le ceneri scacchistiche si è riacceso e ho pubblicato qualche articolo sul blog SoloScacchi e un racconto sul libro “57 storie di scacchi” (ed. Messaggerie Scacchistiche). In attesa di un possibile ritorno alla scacchiera, ho deciso di aprire il blog UnoScacchista.