I 100 più grandi canzoni Prog di tutti i tempi

Quali sono i più grandi canzoni prog di tutti i tempi?

Quali sono le più grandi “canzoni” prog di tutti i tempi? Che cos’è una canzone comunque? Una canzone può riempire due lati del vinile ed essere composta da diverse “suite”? Non sono “suite”, “canzoni”?

Benvenuti in un sondaggio canzone diverso da qualsiasi altro. Votato dal pubblico, dagli scrittori Prog e dai principali artisti prog, questo non è un sondaggio, è un ciclo di testo epico, 7 pagine, 100 parti – un pezzo di collaborazione onnipotente con un concetto astuto: per ordinare i pezzi più grandi della musica progressive, sai, in una specie di ordine. Comunque. Divertiti!

Parole: Mike Barnes, Mark Blake, Malcolm Dome, Daryl Easlea, Dave Everley, Dom Lawson, Concedere Luna, Chris Roberts, Johnny Sharp, Sid Smith, David West, Rob Hughes, Paul Elliot, Filippo Wilding

100) Inca Roads – Frank Zappa & The Mothers Of Invention

dalla Taglia unica Adatta a Tutti (Discreto, 1975)

‘Rut!”Orecchiabile, complesso, dolce, sarky e surreale, il preferito dai fan che dà il via a One Size Fits All racchiude tutto ciò che è buono sulle madri degli anni’ 70, incluso il loro lettore marimba/xilofono/vibes, l’incomparabile Ruth Underwood.

Tu dici: “Musicalità oltraggiosa, gioco complicato e senso dell’umorismo better non c’è niente di meglio di questo!”Andrew Hapeman

99) The Life Auction – Strawbs

from Ghosts (A & M, 1975)

From sinister tone poem into raucous prog rock j’accuse!, Dave Cousins sputa fuori il suo rimprovero caustico a avvoltoi metaforici che raccolgono su una vita persa. Strawbs al loro fuoco, abrasivo migliore.

Tu dici: “Chi pensava che una canzone sulla vendita all’asta di oggetti di una vecchia signora deceduta potesse essere così potente?”John Shaw

98) In The Cage – Genesis

from The Lamb Lies Down On Broadway (Charisma, 1974)

Con un’introduzione di Gabriel, i temi della tastiera di Banks e l’incombente sezione guidata dal basso di Rutherford, questa canzone co-scritta, un drammatico resoconto di paura e paranoia, rimase una delle preferite dal vivo molto tempo dopo la partenza del cantante.

Tu dici: “Il picco di una delle più grandi e forse sottovalutate band di tutti i tempi.”Haroldo Teixeira

97) Nine Feet Underground – Caravan

from In The Land Of Grey And Pink (Deram, 1971)

Le maestose segnature del tempo, le armonie morbide e soleggiate e l’organo fuzz di Dave Sinclair creano un tono morbido e talvolta malinconico in questo lungo viaggio nel capriccio di Canterbury e nel noodling intenso e beato.

Tu dici: “Sono stato introdotto a questo a Edimburgo, in Scozia nei primi anni’ 70. Quando lo ascolto ora, mi ricorda quei giorni.”Peter Hackzell

96) Bohemian Rhapsody – Queen

from A Night At The Opera (EMI, 1975)

A meno che tu non sia stato tenuto prigioniero in Corea del Nord negli ultimi 40 anni, potresti aver sentito questo. Eppure la sua ubiquità non toglie nulla al suo status di capolavoro del pop progressivo di genere-hopping, cod-operatic.

Tu dici: “Roboante, energico, intelligente e tuttavia incredibilmente orecchiabile, questa canzone riesce a catturare tutti, dai fan del prog hardcore agli amanti del pop.”Jonas Wilmers

95) Script For A Jester’s Tear – Marillion

from Script For A Jester’s Tear (EMI, 1983)

Le metafore del parco giochi malinconico si induriscono in rancore abrasivo su Marillion’s tale of love gone sour. Un inno neo-prog di riferimento-e il primo avvistamento di pesce come grande romantico condannato prog.

Tu dici: “Una canzone incredibile dal loro primo album. Testi splendidamente scritti.”Scott Smith

94) Journey To The Centre Of The Earth – Rick Wakeman

from Journey To The Centre Of The Earth (A&M, 1974)

Tratto dal bizzarro racconto fantasy di Jules Verne, uno dei preferiti d’infanzia del tastierista, questa epopea orchestrale narrata – come un avvincente film sonoro – è una delle composizioni concettuali più famose del prog.

Tu dici: “The concept, the Moogs, Mellotrons, Clavinet, the gold lamé cape! Ha tutto!”Sean Timms

93) Discipline – King Crimson

from Discipline (EG, 1981)

La title track dell’ottavo album di Crimson è un esercizio sorprendente in er, discipline. Ogni membro presenta ugualmente in una fitta mêlée di strutture temporali fluttuanti, pur mantenendo notevole moderazione.

Tu dici: “Non lo so come lo fanno. Se vuoi essere qualcuno be diventa Robert Fripp. Se non puoi be allora sii mediocre.”Paul Bilyea

92) Creepshow – Twelfth Night

from Fact And Fiction (Twelfth Night, 1982)

The late Geoff Mann’s finest hour lo vede offrire a questa gemma neo-prog tutto, dal falsetto agghiacciante ai malevoli monologhi parlati alla psicosi urlante, come qualcosa di malvagio in questo modo arriva su 11 minuti mutaforma.

Dici: “Perché la Dodicesima notte non era più grande? Creepshow è buono come qualsiasi cosa abbia scritto Marillion.”Michael Staunton

91) Drive Home – Steven Wilson

from The Raven That Refused To Sing (And Other Stories) (Kscope, 2013)

Un incidente d’auto e un’apparizione spettrale ispirano uno dei molti highlights di The Raven, con un coro incredibilmente intelligente e un assolo di chitarra straziante da un picco dei suoi poteri Guthrie Govan.

Dici: “Un fantastico backflash del suono successivo dei Pink Floyd.”Lothar Hadlich

90) Kayleigh – Marillion

from Misplaced Childhood (EMI, 1985)

Tratto dal classico Misplaced Childhood, this UK No.il singolo di successo 2 dovrebbe essere ormai consumato dal gioco, ma la sua eleganza musicale e l’onestà lirica di Fish lo rendono un gateway senza tempo nel mondo prog.

Tu dici: “Ancora la canzone perfetta prog pop crossover dopo tutti questi anni.”Kev Ranson

89) Refugees – Van Der Graaf Generator

dal minimo che possiamo fare è Wave To Each Other (Charisma, 1970)

Una canzone sulla perdita e la solitudine, questo combina una melodia off-kilter con un bellissimo senso di stranezza all’interno di una prospettiva atmosferica widescreen. Rappresenta il motivo per cui la band è visionaria.

Tu dici: “Una delle poche volte in cui VDGG ha percorso la via più classica, e ha dato i suoi frutti.”Art Brooks

88) Hocus Pocus – Focus

from Moving Waves (Blue Horizon, 1971)

Un successo su entrambi i lati dell’Atlantico quando ripubblicato nel 1973, l’heavy metal rondo di Hocus Pocus incapsula la fusione classica e rock di Focus. E distribuzione premium di yodelling e fischi.

Dici: “Anche se è un peccato che questa sia l’unica traccia di Focus che viene mai suonata in questi giorni, è un classico che non può essere ignorato.”James Sawer

87) Shadow Of The Hierophant – Steve Hackett

da Voyage Of The Acolyte (Charisma, 1975)

La lunga canzone che mostra Hackett potrebbe riprodurre i suoi motivi di chitarra di marca dai suoi giorni Genesis, ma ancora si estendono oltre i confini precedenti. Su questo, Hackett emerge dall’ombra della sua precedente band.

Tu dici: “La più grande canzone dei Genesis mai registrata, dal chitarrista più sottovalutato del prog.”Page Pearce

86) Subdivisions – Rush

from Signals (Anthem/Mercury, 1982)

Dopo le Moving Pictures del 1981, Rush ha ulteriormente esplorato il loro lato electro sui segnali, e la loro facilità per fondere l’intelligenza prog con le nuove tecnologie è in evidenza su questa contagiosa protesta contro la conformità.

Tu dici: “Il fatto che rispecchia l’esperienza umana degli ascoltatori è ciò che lo rende un gioiello così duraturo.”Regan Fox

85) Schism – Tool

from Lateralus (2001, Volcano Entertainment)

Prova vivente che la musica può essere sia intelligente che emotiva, Tool non ha mai suonato più potente di questa oscura ballata di Lateralus. Dal riff basso inconfondibile di Justin Chancellor in poi, è la perfezione prog.

Dici: “Tema di base molto ipnotico, in continua evoluzione fino a far esplodere l’ascoltatore con quel finale furioso.”Stefan Kamphausen

84) Un giorno nella vita-I Beatles

da Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band (Parlophone, 1967)

Prendi una canzone irta di osservazione, aggiungi un pizzico caleidoscopico di atonalità in stile Stockhausen, gettali nel frullatore, premi play e poi fai marcia indietro mentre le ambizioni della musica pop sono irrevocabilmente alterate.

Tu dici: “I Fab Four al loro proggiest. Ogni band ascoltava e imparava da esso.”Sal Ashcroft

83) Lucky Man – Emerson, Lake & Palmer

da Emerson, Lake And Palmer (Island, 1970)

Lake ha registrato la sola ballata folky bittersweet; Emerson è tornato dal pub e ha colpito quell’enorme assolo di Moog alla fine. In qualche modo gli opposti si intrecciarono e nacque un mostro malinconico.

Tu dici: “Una traccia meravigliosa-bella e stimolante allo stesso tempo.”Ken Lamb

82) The Light – Spock’s Beard

from The Light (1995, Metal Blade)

Quindici minuti di prog sinfonico selvaggiamente melodico, la prima traccia del primo album di Spock’s Beard andò allegramente contro il grano rock della metà degli anni’ 90 e stabilì un vero punto di partenza per la rinascita del prog del 21 ° secolo.

Dici: “Questa canzone irradia gioia. Per tutta la sua complessità, sembra senza sforzo.”Niels Hazeborg

81) The Four Horsemen – Aphrodite’s Child

from 666 (Vertigo, 1972)

The Greek myths’ epic album 666 è stato ispirato da Sgt. Pepper, Tommy e l’apocalisse. Il suo taglio emozionante stand-out cita Rivelazione 6 e laureati da campanelli eolici a quella sempre crescente wah-wah solo.

Tu dici: “Chi avrebbe mai pensato che Demis Roussos potesse fare un prog così epico?”‘aligordon’

80) The Human Equation – Ayreon

da The Human Equation (2004, InsideOut)

Una sinfonia prog metal di 102 minuti in piena regola con un cast all-star tra cui Devin Townsend e Heather Findlay, The Human Equation è anche un coinvolgente, elaborato psicodramma con un tocco sci-fi davvero distorta. Niente più prog, fondamentalmente.

Tu dici: “Arjen Lucassen è un genio, e questo dimostra perché.”Billy Munns