IPERTENSIONE PERMISSIVA NELL’ICTUS ISCHEMICO ACUTO: È UN MITO O UNA REALTÀ?
Background:
L’ictus è la principale causa di disabilità a lungo termine e la seconda causa di morte in tutto il mondo. L’efficacia della prevenzione primaria e secondaria dell’ictus da parte di farmaci antipertensivi è ben convalidata, tuttavia è stato messo in discussione il supporto per l’ipertensione permissiva nel corso precoce dell’ictus ischemico acuto.
Metodi:
Una revisione sistematica di PubMed, Cochrane, e Embase database è stata condotta per tutti studi clinici randomizzati di confronto agenti antipertensivi (es. calcio-antagonisti (CCB), bloccanti del recettore dell’angiotensina (Arb), prostaciclina (PR), e regimi combinati utilizzando inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE-I), CCB e diuretici se richiesto) versus placebo entro 48 ore dopo l’ictus ischemico acuto utilizzando il metodo standard per la meta-analisi. Il risultato principale era la mortalità per tutte le cause.
Risultati:
Abbiamo analizzato i dati di 18 studi pubblicati dal 1987 al 2014 (15 studi hanno utilizzato CCBs, 1 – ARB, 1-PR e 1 utilizzando il regime combinato) coinvolgendo un totale di pazienti 10132. C’è stata una riduzione del rischio relativo del 13% nella mortalità per tutte le cause nel gruppo trattato con placebo rispetto al gruppo trattato con antipertensivi . Non c’era né eterogeneità significativa (p=0.819) né bias di pubblicazione (p=0.739) notato tra gli studi.
Conclusione:
Il trattamento antipertensivo immediato dopo l’ictus ischemico acuto aumenta la mortalità che convalida la pratica dell’ipertensione permissiva.
Note a piè di pagina
Moderatore Poster Contributi
Prevenzione Moderati Poster Teatro, Poster Padiglione B1
sabato, 14 Marzo, 2015, 10:45 am-10:55 alle ore
Titolo Sessione: Prevenzione pot-pourri
Abstract Categoria: 22. Prevenzione: Ipertensione
Numero di presentazione: 1126M-09