Pimento
Pimento, albero sempreverde tropicale (Pimenta diocia, precedentemente P. officinalis) della famiglia del mirto (Myrtaceae), originaria delle Indie Occidentali e dell’America Centrale e apprezzata per le sue bacche, fonte di una spezia altamente aromatica. Il pimento è stato così chiamato perché il sapore della bacca secca ricorda una combinazione di chiodi di garofano, cannella e noce moscata. È ampiamente usato nella cottura e di solito è presente nella carne tritata e nella spezia di decapaggio mista. I primi esploratori spagnoli, scambiandolo per un tipo di pepe, lo chiamarono pimenta, da qui il suo nome botanico e termini come pimento e pepe giamaica. Il primo record della sua importazione in Europa è del 1601.
Il pimento raggiunge un’altezza di circa 9 metri (30 piedi). I frutti vengono raccolti prima che siano completamente maturi e poi essiccati al sole. Durante l’essiccazione le bacche passano dal verde a un marrone rossastro opaco. Il frutto quasi globulare, di circa 5 millimetri (0,2 pollici) di diametro, contiene due semi di colore marrone scuro a forma di rene. Il sapore è aromatico e pungente. Il contenuto di olio essenziale è di circa 4 1/2 per cento per la Giamaica pimento e circa 2 1/2 per cento per quella dell’America Centrale; la sua componente principale è eugenolo.
Il nome pimento è applicato anche a diversi altri arbusti aromatici, in particolare a uno degli arbusti dolci, il pimento della Carolina (Calycanthus floridus), un bel arbusto fiorito originario degli Stati Uniti sudorientali e spesso coltivato in Inghilterra. Altri pimenti includono: il pimento giapponese (Chimonanthus praecox), originario dell’Asia orientale e piantato come ornamentale in Inghilterra e negli Stati Uniti; il pimento selvatico, o spicebush (Lindera benzoino), un arbusto del Nord America orientale, con bacche aromatiche, noto per essere stato usato come sostituto del vero pimento.