Point shaving
Il basket è un mezzo particolarmente facile per la rasatura dei punti a causa del tempo di punteggio del gioco e la facilità con cui un giocatore può influenzare gli eventi chiave. Mancando deliberatamente colpi o commettendo fatturati o falli, un giocatore corrotto può segretamente assicurarsi che la sua squadra non riesca a coprire la diffusione del punto senza causargli la perdita della partita. Sebbene la NCAA abbia adottato una politica di tolleranza zero rispetto all’attività di gioco d’azzardo da parte dei suoi giocatori, alcuni critici ritengono che incoraggi involontariamente la rasatura dei punti a causa delle sue rigide regole in materia di dilettantismo, combinate con la grande quantità di denaro scommesso sui suoi giochi. La NCAA ha prodotto poster che avvertono i giocatori di non impegnarsi nella rasatura del punto.
Esempi famosi di rasatura a punti sono lo scandalo CCNY Point Shaving del 1950-51; lo scandalo Dixie Classic del 1961; il Boston College basketball point shaving scandal del 1978-79, perpetrato dai gangster Henry Hill e Jimmy Burke; e il Tulane men’s basketball point shaving scandal del 1984-85, che portò l’università a sciogliere il suo programma per quattro stagioni.
Il 15 agosto 2007, un arbitro NBA, Tim Donaghy, si è dichiarato colpevole di due reati legati alle scommesse sui giochi che ha officiato. Per evitare di essere percepito come di parte, ha cambiato le chiamate in modo che entrambe le squadre avrebbero segnato più di quanto generalmente previsto.