Semele (Handel)

Scena da una produzione di Opera Philadelphia, 2019

Precisis:

Giove, Re degli dei, porta la principessa mortale Semele in un nascondiglio segreto su una montagna per essere la sua amante. Quando la moglie di Giove, Giunone, viene a sapere dell’adulterio del marito, è infuriata e complotta per assicurare la caduta di Semele. Sotto mentite spoglie, Juno fa appello alla vanità della ragazza e la convince a insistere nel vedere il suo amante nella sua forma divina. Giove accetta con riluttanza ma i suoi fulmini bruciano e consumano Semele. Dalle sue ceneri, però, nasce il suo bambino non ancora nato da Giove-Bacco, dio del vino e dell’estasi.

Atto 1modifica

Zeus e Semele che abbracciano, incisione settecentesca

Scena: Grecia,nell’antichità leggendaria

La scena è il tempio di Giunone. Vicino all’altare c’è un’immagine dorata della dea

Nel tempio di Giunone, Cadmo, re di Tebe, si sta preparando per il matrimonio di sua figlia Semele con Athamas, principe di Beozia. I segni della dea indicano che approva la partita (recitativo accompagnato: Guardate! Lampi di buon auspicio si alzano e coro: I presagi fortunati benedicono i nostri riti.) Tuttavia, la sposa ha inventato una scusa dopo l’altra per rimandare il matrimonio e suo padre e aspirante sposo la spingono a non esitare più (Duetto: Figlia, ascolta! Ascolta e obbedisci!) A se stessa, Semele riflette sul suo dilemma : non vuole sposare il principe Athamas poiché è innamorata di Giove stesso e lo invita ad assisterla (Recitativo accompagnato: Ah me!Quale rifugio mi è rimasto?, arioso: O Giove! Nella pietà insegnami quale scegliere e aria: L’allodola del mattino). Athamas, osservandola, prende i suoi segni fisici di sconvolgimento emotivo come prova che lei è innamorata di lui (Aria: Imene, fretta, la tua torcia preparare). Ino, la sorella di Semele, ora appare, anche lei in uno stato di angoscia come lei è innamorata di Athamas( Quartetto: Perché tu così inopportunamente addolorare?) Giove ha ascoltato la preghiera di Semele e i suoi fulmini interrompono il procedimento e allarmano gli osservatori (Coro: Evitate questi presagi, tutti voi pow’rs). I sacerdoti di Giunone ordinano il matrimonio abbandonato e tutti a lasciare il tempio (Coro: Cessare, cessare i voti), che tutti fanno tranne Athamas, nella disperazione al suo matrimonio di essere annullato, e Ino, irrimediabilmente innamorato di lui (Aria: Girare, amante senza speranza). Athamas può vedere che è sconvolta, senza indovinare perché, e può provare per lei nella sua angoscia perché è sconvolto anche lui (Aria: La tua voce sintonizzata che la mia storia direbbe). Athamas è stupito quando lei gli dice senza mezzi termini che lei lo ama (Duetto: You’ve undone me). Cadmus interrompe la loro confusione e descrive lo straordinario evento a cui ha appena assistito: mentre fuggivano dal tempio Semele fu improvvisamente portato via da un’aquila (Accompagnato recitativo: Wing’d con le nostre paure). I sacerdoti e gli auguri identificano quest’aquila come Giove stesso (Coro: Ave Cadmo, ave!). Alla fine dell’atto, Semele si vede godere il suo ruolo di nuova amante del dio (Aria: piacere senza fine, amore senza fine).

Atto 2Edit

Scena Prima

Un paese piacevole, la prospettiva terminata da una bella montagna adorn’d con boschi e cascate. Juno e Iris scendono in macchine diverse. Giunone in un carro trainato da pavoni; Iris su un arcobaleno; si accendono e si incontrano.

Juno, sospettosa della condotta del marito, ha inviato la sua aiutante Iris per scoprire cosa può. Iris riferisce che Giove ha installato Semele come sua amante in un palazzo in cima a una montagna (Aria: Lì, da mortal cares in pensione). L’indignato Giunone giura di avere vendetta (recitativo accompagnato: Svegliati, Saturnia, dal tuo letargo!). Iris la avverte che non sarà un compito facile – il palazzo è sorvegliato da draghi che non dormono mai (recitativo accompagnato:Con irremovibile le porte sono sbarrate). Juno decide che lei e Iris faranno visita al dio del sonno nella sua grotta, al fine di ottenere assistenza magica per mettere i draghi a dormire (Aria:Quindi, Iris, quindi via).

Scena seconda

Un appartamento nel palazzo di Semele. Lei sta dormendo, Ama e Zephyrs in attesa.

Semele si sveglia e si rammarica che il sogno che stava avendo di stare con il suo amante è finito (Aria: O sonno, perché mi lasci?). Quando Giove entra, nella forma di un giovane, lei gli dice quanto sia difficile per lei quando è assente. Egli spiega che lei è un mortale, a differenza di lui, e ha bisogno di riposare dal loro amore-making di volta in volta. Cerca di assicurarle la sua fedeltà (Aria: Metti da parte i tuoi dubbi e le tue paure). Semele canta del suo amore appassionato per lui (Aria: Con affettuoso desiderio). Il coro degli Amori e gli Zefiri cantano delle gioie degli innamorati (Coro: Quanto coinvolgente, quanto accattivante). Semele, però, sta cominciando ad essere infelice che il suo amante è un dio e lei un semplice mortale. Questo segno di ambizione all’immortalità da parte di Semele preoccupa Giove che decide di distrarla da tali pensieri (Aria: Devo con velocità divertirla). Gli Amori e gli Zefiri consigliano a Semele di mettere da parte le preoccupazioni e godersi le delizie dell’amore mentre può (Coro: Ora ama quel ragazzo eterno invita). Giove ha organizzato per la sorella di Semele Ino per essere magicamente trasportato al palazzo, per mantenere la sua compagnia, e promette che i giardini e dintorni saranno paradiso (Aria: Wher’er si cammina). Se ne va, e Ino appare, descrivendo la meravigliosa esperienza di essere volato lì da zefiri alati (Aria: Ma hark, la sfera heav’nly gira). Le sorelle cantano della gioia che stanno vivendo, ascoltando la musica delle sfere (Duetto: Preparatevi allora, voi coro immortale) e ninfe e svevi dichiarano che questa parte della terra è diventata un cielo (Coro: Benedite la terra felice).

Atto 3Edit

Scena Uno

La grotta del Sonno. Il Dio del Sonno sdraiato sul suo letto.

Giunone e Iris arrivano e svegliano Somnus (Recitativo accompagnato:Somnus, sveglio), con suo dispiacere (Aria: Lasciami, luce ripugnante). Si alza dal letto solo quando sente Giunone menzionare la bella ninfa Pasithea (Aria: Più dolce è quel nome). Giunone promette che avrà la ninfa se presterà il suo aiuto magico per mettere i draghi che custodiscono il palazzo dove Semele è sistemata come amante di suo marito a dormire e trasformarla nella somiglianza della sorella di Semele Ino. Somnus è d’accordo (Duetto: Obbedire alla mia volontà).

Scena due

Un appartamento. Semele da sola

Semele si sente ancora piuttosto infelice per la discrepanza tra se stessa e il suo amante (Aria: My racking thoughts). Giunone, nella forma della sorella di Semele Ino, entra e finge stupore per la maggiore bellezza di Semele. Esclama che Semele deve essere diventata una dea e le dà uno specchio (Ecco in questo specchio). Semele è estasiata dalla sua bellezza (Aria: Io adorerò). “Ino” consiglia a Semele di insistere sul fatto che Giove le appaia nella sua vera forma divina e che la renderà immortale (recitativo accompagnato: Evocalo con il suo giuramento). Semele è molto grato per questo consiglio (Aria: Quindi lascia che i miei ringraziamenti siano pagati). “Ino” se ne va e Giove entra, desideroso di godere Semele (Aria: Vieni tra le mie braccia, la mia bella fiera) ma lei lo mette fuori (Aria: Mai sto concedendo). Giura di darle tutto ciò che desidera (Recitativo accompagnato: Da quel tremendo diluvio, lo giuro) e lei gli fa promettere di apparirle nella sua forma divina (Recitativo accompagnato: Poi rigetta questa forma umana). Lui è allarmato e dice che le avrebbe fatto del male (Aria: Ah, fate attenzione a quello che si preme), ma lei insiste che mantenere il suo giuramento (Aria: No, no, mi prendo non meno) e se ne va. Giove sa che questo significherà la sua distruzione e piange il suo destino imminente (recitativo accompagnato: Ah, dove è andata). Giunone trionfa nel successo del suo schema (Aria: Sopra misura è il piacere).

Scena Terzala scena scopre Semele sotto un baldacchino, appoggiato pensieroso, mentre suona una sinfonia dolente. Alza lo sguardo e vede Giove scendere in una nuvola; lampi di fulmini emanano da entrambi i lati, e tuoni si sente brontolare nell’aria.

Semele, esaudito il suo desiderio di vedere Giove nella sua vera forma divina, è consumata dai suoi fulmini, e mentre muore si rammarica della propria stoltezza e ambizione (Recitativo accompagnato: Ah me! Troppo tardi ora mi pento). Guardando questo, i sacerdoti di Giunone esprimono il loro stupore (Coro: Oh, terrore e stupore!). Athamas è ora felice di accettare Ino come sua sposa (Aria: La disperazione non mi ferirà più). Il dio Apollo scende su una nuvola e annuncia che il nascituro di Semele e Giove sorgerà dalle sue ceneri (recitativo accompagnato: Apollo viene, per alleviare le tue cure). Il bambino sarà Bacco, dio del vino e dell’estasi, un dio “più potente dell’amore”. Tutti celebrano il fortunato risultato (Coro: Happy, happy shall we be).