cellule Enterocromaffini dell’intestino umano: sensori di spezie e di odorizzazione
Sfondo & finalità: Rilascio di serotonina da mucosa cellule enterocromaffini, attivato dal lume sostanze è l’evento chiave nella regolazione della motilità intestinale e la secrezione. Eravamo interessati a sapere se i recettori olfattivi nasali sono espressi anche nella mucosa intestinale umana dalle cellule enterocromaffine e se i loro ligandi e odoranti presenti in spezie, profumi, detergenti e cosmetici causano il rilascio di serotonina.
Metodi: L’espressione del recettore è stata studiata con il metodo della reazione a catena della polimerasi a trascrizione inversa in cellule enterocromaffine mucose umane isolate mediante microdissezione laser e in una linea cellulare derivata da cellule enterocromaffine umane. L’attivazione delle cellule da parte degli odoranti è stata studiata mediante imaging a fluorescenza digitale utilizzando l’indicatore fluorescente Ca (2+) Fluo-4. Il rilascio di serotonina è stato misurato in surnatanti di coltura mediante un saggio immunoenzimatico della serotonina e amperometria utilizzando microelettrodi in fibra di carbonio posti su singole cellule.
Risultati: Abbiamo trovato l’espressione di 4 recettori olfattivi in cellule enterocromaffine mucose umane microdissezionate e in una linea cellulare derivata da cellule enterocromaffine umane. Studi di imaging Ca(2+) hanno rivelato che i ligandi odoranti dei recettori olfattivi identificati causano l’afflusso di Ca(2+), l’innalzamento dei livelli di Ca(2+) liberi intracellulari e, di conseguenza, il rilascio di serotonina.
Conclusioni: I nostri risultati mostrano che gli odoranti presenti nell’ambiente luminale dell’intestino possono stimolare il rilascio di serotonina attraverso i recettori olfattivi presenti nelle cellule enterocromaffine umane. La serotonina controlla sia la motilità intestinale che la secrezione ed è implicata in condizioni patologiche come vomito, diarrea e sindrome dell’intestino irritabile. Pertanto, i recettori olfattivi sono potenziali nuovi obiettivi per il trattamento di malattie gastrointestinali e disturbi della motilità.