Ragione, Culto della Dea di

Una religione civica, naturalistica della rivoluzione francese, dedicata al culto della Ragione e della Libertà e intesa come sostituto del cristianesimo. La Comune di Parigi, sotto la guida di Pierre Chaumette, ha inaugurato il culto con una cerimonia nella cattedrale di Notre Dame (Nov. 10, 1793), tre giorni dopo Jean gobel, il vescovo costituzionale della capitale, era stato indotto ad abdicare il suo sacerdozio. Nella cattedrale fu eretto un santuario in onore della Ragione e della Libertà. Di fronte al coro fu costruita una montagna sacra, sormontata da un piccolo tempio greco in onore della Filosofia. Intorno ad esso c’erano busti che rappresentavano figure di spicco dell’illuminismo (probabilmente Montesquieu, Rousseau, Voltaire e Benjamin Franklin). Un giovane cantante d’opera, il cui nome rimane incerto, posato come Libertà ed è stato soprannominato ” Dea della Ragione.”Una fiamma, simbolo della verità, bruciata su un altare, mentre giovani ragazze vestite di bianco, con le fasce tricolori rappresentative della fedeltà alla Repubblica, portavano fiaccole su e giù per il sacro monte. Nel frattempo la congregazione cantava l’inno di André Chenier: “Vieni, Santa Libertà, dimora in questo tempio; diventa la Dea del popolo francese.”

Mentre il culto si diffondeva in altre parti della Francia, furono introdotte modifiche. Alcuni templi della Ragione riconoscevano l’Essere Supremo; altri veneravano Bruto o Jean Marat. Gli estremisti rivoluzionari, che stavano cercando di scristianizzare il paese, sostenevano che il cristianesimo era troppo ultraterreno per opporsi alla tirannia e si stava avvicinando all’estinzione. Speravano di accelerare il processo con il nuovo culto. Uno dei loro principali veicoli di propaganda era Moniteur du culte de la raison, a cura di Pierre Chantreau. I giacobini adottarono con entusiasmo il culto, anche nelle province. Per ordine del comune (Nov. 24, 1793), tutte le chiese di Parigi furono trasformate in templi della Ragione. Il Culto della Ragione scomparve rapidamente, dopo che i suoi principali esponenti, Chaumette e Jacques Hébert, furono ghigliottinati (24 marzo 1794); fu soppiantato dal Culto dell’essere supremo (maggio 1794).